“Prima di uscire , guardati allo specchio e levati qualcosa”
-Coco Chanel
Una delle cose che mi ha avvicinato di più a Parigi è stato l’incontro con il suo stile. Così ho acquistato il libro “La Parigina” di Ines de la Fressange
Venendo da una piccola provincia di Milano, non mi sono mai ritrovata nel modo di vestire di chi mi circondava: abbigliamento con il logo urlato, stessi colori, stesso modo di portare i capelli. Mi sentivo sempre un pò fuori posto. A volte per non sentirmi diversa, giudicata, mi mimetizzavo, sbagliando. Poi non riuscivo a capire come mai mi potessero piacere griffe come Chanel o Céline ma allo stesso tempo ricercavo uno stile semplice, spesso mescolato con qualche tocco maschile.
1. Sentirsi a proprio agio con quello che si indossa
Una delle regole per vestirsi alla parigina è sentirsi a proprio agio con ciò con chi si indossa. E non è banale.
Leggendo varie fonti sono arrivata alla stessa conclusione: la parigina se non si sente a suo agio con una scollatura o con tacchi troppo alti, non li mette solo perché fanno tendenza.
È la moda che deve adattarsi a lei e non viceversa.
2. Un aspetto naturale
Un’altra tendenza delle parigine è optare più per un look acqua e sapone: poco trucco, capelli dall’aria un pò scompigliata, capi semplici ma ben mescolati. Ho anche appreso, però, che c’è tutto un lavoro dietro per rendere l’effetto acqua e sapone. Bisogna puntare su buone creme viso, buoni prodotti per i capelli. Risultare con un aspetto curato senza farlo notare richiede un certo sforzo.
3. Less is More
È sempre stato una sorta di mantra nella mia vita. Che non vuol necessariamente sposare il concetto tradizionale di comprare solo ciò che è veramente utile. Vuol dire piuttosto prediligere la qualità alla quantità.
Significa ad esempio acquistare due maglioncini, di un buon tessuto, piuttosto che 5 o 6 che probabilmente dopo una stagione ci si sentirebbe costretti a sbarazzarsene.
Significa magari optare per una borsa di pelle, piuttosto che 15 di plastica con la catena che diventa subito di colore rossastro.
Comunque, sempre più incuriosita dallo stile parisien, mi ero comprata la guida di Ines de la Fressange e Sophie Gachet, intitolata « LA PARIGINA ».
Leggi un pò su di lei qui: https://www.elle.fr/Personnalites/Ines-de-la-Fressange
L’adori già anche tu vero? Io anche, l’ho adorata fin subito. È mix di idee sui vari outfit, su negozi made in Paris o di posti insoliti frequentati più dai parigini che dai turisti. Poi lei è così ironica e divertente.
Tra i 7 atteggiamenti giusti per avere l’aria parigina Ines sottolinea che è importante lo chic a basso profilo: non vedremo mai una parigina coperta da capo ai piedi di gioielli scintillanti, con maxi cappotti di pelliccia e abiti dai logo in vista. La Parigina DOC non ama circondarsi di amici che le dicono: « accidenti, hai solo cose care da morire », quanto di gente che le chiede « hai letto Simone de Beauvoir? Io l’adoro ». Insomma, non si tratta della stessa gente.
Poi, fa notare come non bisogna temere il cattivo gusto: se c’è qualcosa da imparare dalla guida della Parigina è che il buon gusto è quello che si decide di inventare. Persino Iv Saint Laurent, mixando il nero e il blu scuro, può vantarsi di aver reso di moda il cattivo gusto.
E poi ci tenevo ad annotare qui una delle pagine della sua guida, dove dà dei brevi consigli che però ogni volta che leggo mi sento più alleggerita.
Per restare belle il più a lungo possibile bisognerebbe:
- avere un aspetto curato;
- sapere di buono;
- avere dei bei denti;
- sorridere;
- essere indulgenti;
- essere disinvolte e dimenticare l’età;
- relativizzare;
- essere meno autocentrante;
- essere innamorate, di un uomo, di un progetto o di una casa. Funziona da lifting.
- Fare cose che ci somigliano. Ci fa sentire in pace;
- andarci piano con lo zucchero: danneggia il cuore e i vasi sanguigni;
- accettare i giorni « no » e godersi quelli « sì »
Se anche aspiri a diventare una Parigina, ACQUISTA ANCHE TU LA SUA GUIDA!