Adieu tristesse
Bonjour tristesse
Tu es inscrite dans les yeux du plafond
Tu n’est pas tout à fait la misère
Car les lèvres les plus pauvres te dénoncent
Par un sourire
Bonjour tristesse
Amour des corps aimables
Puissance de l’amour
Dont l’amabilité surgit
Comme un monstre sans corps
Tête désappointée
Tristesse beau visage.
P.Eluard (La vie immédiate)
“Bonjour tristesse” è uno di quei libri in cui il nome precede la fama dell’autore e che sai di dover leggere se vuoi immergerti nell’atmosfera romantica parigina. Anche se quando ti chiedono “perché?” non sai rispondere. Lo senti, semplicemente.
Io ho avuto la fortuna di trovarlo gratis, in una delle “Boîtes aux livres” sparse per Parigi. In più, è anche datatissimo, quindi potete immaginare l’emozione di averlo tra le mani. Posso dire che ormai è diventato al pari di un oggetto prezioso.
Non vi spoilero niente, altrimenti vi rovino la sorpresa. Vi dico soltanto che in Francia ha avuto un successo mondiale, vendendo più di un milione di copie; anche se è stato fortemente criticato come “immorale”.
Mi ha anche colpito il fatto che “Sagan” è uno pseudonimo che la scrittrice ha dovuto scegliere sotto il volere del padre. Così lei ha scelto appunto Sagan, ispirandosi all’eroina di Proust ne “À la recherche du temps perdu”.
Vi lascio ispirare dal primo capitolo
Buona lettura!
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