Un ristorante italiano a due passi dal Canal Saint-Martin
Come vi anticipavo qualche giorno fa, un venerdì pomeriggio ho ricevuto un messaggio da Michele e Barbara, di Generoso Bistró: un ristorante italiano nel 10ème arrondissement proprio a due passi dal Canal Saint-Martin.
Mi invitavano da loro, per conoscerli e per scoprire la loro idea di ricominciare a Parigi.
Il loro messaggio mi ha subito incuriosita, così ho accettato e ho chiesto a Giorgio (di Italiani a tavola) di accompagnarmi.
Mentre percorrevo il tragitto in metro, riflettevo sul fatto che non sapevo cosa aspettarmi da Generoso, però sapevo cosa avrei voluto trovare: qualcosa di ricercato ma al tempo stesso semplice. Una cucina italiana genuina, autentica, ideata da persone accoglienti e appassionate.
E, con mio grande piacere, posso dire che da Michele e Barbara ho trovato esattamente quello che speravo.
E anche la zona mi piace tantissimo, è proprio a 2 passi dal Canal Saint-Martin, subito dopo aver attraversato il piccolo ponte.
Come sono arrivati ad inaugurare Generoso
Una volta presentati, Michele e Barbara ci hanno raccontato la loro storia e di come sono arrivati ad aprire la loro attività.
Michele-di Trapani– è praticamente nato in una famiglia di ristoratori. Barbara- di Perugia– invece, viene dal mondo della moda e vive Parigi dal 2010.
Come si sono conosciuti e come sono arrivati ad inaugurare Generoso? Barbara aveva partecipato a un ritiro di Yoga, a Favignana. All’evento per celebrare l’ultima sera del ritiro, si sono incontrati per la prima volta ed è nato subito l’amore; un amore che ha portato Michele a raggiungere Barbara 4 mesi dopo nella nostra amata Parigi.
L’idea di aprire un posticino loro nasce prima della pandemia. Ma visto le problematiche di quel periodo, si sono ritrovati a sospendere il loro progetto.
Proprio in quel periodo, però, c’erano già i presupposti di quello che poi è arrivato a prendere il nome di Generoso.
Infatti, per superare la restrizione forzata, avevano creato questo gruppo dal nome “Generoso”, dove organizzavano degli incontri online dove ciascuno, a turno, cucinava.
E siccome capitava che chiedessero a Michele consigli sulle dosi delle portate, lui molto spesso esordiva con un “Generoso!” E da qui che poi è arrivato il nome del Bistró: a loro piaceva particolarmente perché dava l’idea di famiglia, dove si partecipa insieme e ciascuno condivide qualcosa con l’altro.
I valori di Generoso
Non solo un repas, ma una vera e propria esperienza di condivisione
La cosa che mi ha colpita più di tutte da loro, è questo fil rouge che accumuna tutto ciò che è la loro attività: la condivisione.
Barbara mi spiegava che, ad esempio, offrono lo spazio dei muri agli artisti. E a loro non interessa che siano famosi o rinomati; la cosa più significativa per loro è quella di dare l’opportunità a chi lo desidera, di esprimere la propria arte. Mentre finiva il discorso, Barbara ha detto una frase che ho annotato nella memoria e che recita “Il vero lusso è poter scegliere“.
Inoltre, c’è una parete con delle riviste riposte sul ripiano, tra cui della Sicilia e dell’Umbria.
L’idea è che se, ad esempio, qualcuno viene a mangiare da solo, può sfogliare qualche pagina nell’attesa tra una portata e l’altra e intanto scoprire qualcosa in più sui territori da cui provengono Michele e Barbara.
Organizzano inoltre vari eventi tra cui concerti, ateliers ed altri momenti di italianità, tutto per creare condivisione.
La mia esperienza
Ci ritornerei? Sì. L’ambiente è così accogliente e famigliare che non mi sembrava di stare in un ristorante, ma un pranzo della domenica in famiglia.
Eravamo a nostro agio, con portate che mi hanno fatto ricordare i piatti cucinati da mia mamma (come ad esempio le lasagne). E poi mi faceva sorridere Michele che ogni tanto tornava al tavolo e quando vedeva che non facevamo il bis, interrompeva i discorsi esordendo con un “Ah non vi è piaciuto?”. E tutti sorridevamo. Mi è sembrato di vedere mia mamma, che quando invita persone a cena, fa un pò lo stesso.
Ma poi, il pezzo forte per me è stato trovare il mio dolce preferito di sempre: la pastiera napoletana. Quando mi hanno detto che era previsto nella carta, mi avevano già conquistata.
Tra l’altro, ci terrei ad aggiungere, che tutto è fatto nella cucina di Generoso e i vini, tra cui diversi BIO, vengono esclusivamente dal territorio italiano. Vi troviamo in particolare il Perricone e Catarratto Centopassi, dell’associazione LIBERA: una rete di associazioni, cooperative sociali, movimenti e gruppi, scuole, sindacati, diocesi e parrocchie, gruppi scout, coinvolti in un impegno contro le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità. Quindi c’è anche una scelta etica da parte loro, nell’optare per una valorizzazione di cooperazioni di tal senso, senza rinunciare, ovviamente, alla qualità
Anche Giorgio, che vanta una notevole esperienza soprattutto nella pasticceria, ha confermato il mio parere sulle portate. Perciò sono felice di confermarvi che tutto era effettivamente buono, di qualità.
E a pranzo, col piatto del giorno a 13€ ed una bibita a scelta, diventa più accessibile.
Le portate sono abbondanti (anzi userei il termine generose :D) e avete il panorama sul Canal Saint-Martin, in un posto lontano da tutto il tran tran e il rumore della città.
Un momento per voi, soltanto per voi, dove sentirvi a casa e mangiare piatti fatti a mano, ritrovando la tradizione.
Se volete altre info sulle varie offerte potete raggiungerli nella loro pagina Instagram:
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